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giovedì 31 ottobre 2013

Lettera aperta ai genitori

Dolcetto o scherzetto?E'questo il tormentone del giorno, importato dalla grande America, inventato per esorcizzare la morte e, per tutti i bambini, un'occasione per festeggiare. Quelli di noi cresciuti negli anni 80 non sapevano neanche cosa significasse, e l'unica occasione per mascherarsi era carnevale. In America le case diventano stupende in questo periodo: il colore arancione è dominante e mette allegria passeggiare osservando come ogni abitazione sia decorata in maniera diversa: zucche intagliate, ragnatele, ragni giganti che pendono dagli alberi. E' davvero tipico e, anche per i grandi, rappresenta un modo per strappare un sorriso in una giornata come le altre. Vorrei, però, parlare a tutti i genitori, o almeno a quelli che mi leggono, non sono tanti ma sicuramente qualcuno ce n'è. Lasciate che i vostri figli festeggino Halloween, si divertano, si travestano, si gustino questa festa, ma vorrei che fra un paio di giorni, per l'esattezza il 2 novembre, il giorno in cui si ricordano tutti i nostri cari che ci hanno lasciato, con la stessa attenzione voi insegnaste ai vostri piccoli a recitare una preghierina per le persone che non ci sono più. Non basterebbe un giorno per dedicare un pensiero a chi ha impresso orme tanto profonde nella nostra vita, ma se anche solo quel giorno, ognuno di noi dedica del tempo ad una preghiera speciale, è già un pensiero apprezzato. E se ogni genitore tramanderà questo atto di profondo rispetto ai propri figli avremo, in futuro, degli adulti giusti. La morte è in grado di spazzare via ogni dettaglio ci leghi a chi ci ha lasciato: un abbraccio, uno sguardo, un sorriso, i gesti fatti insieme, ma il ricordo non può cancellarlo e tener vivo questo ricordo è un atto d'amore.

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